Confidenze, rifelssioni, speranze e paure di un gruppo di donne che sono solite frequentare una sala da bagno. Tra vasche e vapore, Nancy (Vanessa Redgrave), Sarah (Sarah Miles) e Violet (Diana Dors) giudicano il mondo esterno, in particolare l'universo maschile e decidono anche di combattere, insieme alle altre clienti, contro la chiusura del locale. Il testo di partenza è un'opera teatrale di Nell Dunn, cui Losey si dimostra sostanzialmente fedele mettendo in scena una sorta di “gineceo moderno” (non c'è ombra di uomini, se non nei dialoghi), un “non-luogo” in grado di salvare da una società allo sbando questo gruppo di moderne rifugiate. La circoscritta comunità femminile in un'ambientazione forzatamente monotona che non lascia al regista la possibilità di esercitare il suo solito talento, fosse anche solo nell'eleganza barocca dei movimenti di macchina. È questo forse il rammarico più grande nella visione dell'ultimo film di un grande autore, che qui non può fare molto di più che osservare senza malizia, e anzi quasi con distacco, i corpi nudi o avvolti dagli asciugamani. Ultima pellicola anche per l'attrice Diana Dors, scomparsa come Losey nel 1984.