Storytelling
Storytelling
2001
Paese
Usa
Genere
Drammatico
Durata
86 min.
Formato
Colore
Regista
Todd Solondz
Attori
Selma Blair
Leo Fitzpatrick
Robert Wisdom
Paul Giamatti
Mark Webber
John Goodman
Film in due episodi. Nel primo, Fiction, è protagonista Vi (Selma Blair), una studentessa universitaria iscritta a un corso di scrittura creativa che viene messa in crisi dopo un rapporto sessuale violento con il suo insegnante Mr. Scott (Robert Wisdom). Nel secondo, Non-Fiction, il protagonista è il regista Toby Oxman (Paul Giamatti) che, per realizzare un documentario sulla gioventù americana, segue passo passo la vita del liceale Scooby Livingston (Mark Webber) e della sua benestante famiglia.
Dopo Fuga dalla scuola media (1995) e Happiness (1998), Todd Solondz realizza un film più complesso che, sia attraverso le tematiche che le scelte registiche, affronta il confronto tra realtà e finzione. I due episodi, molto diversi tra loro (conciso il primo, di più ampio respiro il secondo), acquistano maggiore spessore proprio nella loro giustapposizione. In Fiction, la storia vera che Vi trasforma fedelmente in racconto, risulta falsa e pretestuosa alle orecchie dei suoi compagni di classe, mentre in Non-Fiction, il documentario che realizza Toby Oxman a partire dalle riprese senza filtri della vita dei Livingston, diventa, attraverso il montaggio, una manipolazione denigratoria della realtà. Tra narrazione letteraria e narrazione documentaria, il regista riflette sulle possibili declinazioni del concetto di vero e falso nell'atto del raccontare, rifilando una stoccata sia a certi pretenziosi e molto modaioli corsi di scrittura creativa (come se si potesse insegnare il mestiere di scrittore) che a molti suoi colleghi documentaristi che ambiscono a vincere premi e ad avere successo propinando elaborazioni del reale a loro uso e consumo. Con la consueta ironia tagliente, Solondz incornicia il dolore dei suoi protagonisti muovendosi con asciuttezza e con grande delicatezza. La sequenza in cui Scooby si ritrova, per caso, alla proiezione privata del documentario sulla sua famiglia, è un omaggio a quando, in Bellissima (1951) di Luchino Visconti, Anna Magnani assiste ai provini della figlia.
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