Dopo aver messo incinta una poliziotta, Tyler (Nicholas Tse) si fa assumere in un'agenzia di bodyguard nella speranza di guadagnare quel che serve per sostenere la madre di suo figlio e per fuggire in sud America, ricominciando tutto da capo. Il suo lavoro lo porta a conoscere Jack (Wu Bai), un mercenario in fuga dal suo passato. Dopo la sfortunata (ma si può definirla anche fallimentare) parentesi americana segnata dalle pellicole Double Team (1997) e Hong Kong colpo su colpo (1998), Tsui Hark torna a Hong Kong con un progetto con il quale spera di riavvicinarsi alle sue radici cinematografiche. Se le buone intenzioni ci sono tutte, il risultato non è all'altezza e forse le colpe non sono solo da attribuire alla brutta influenza hollywoodiana. Time and Tide è un action senza compromessi che cerca di raccontare una storia di redenzione e desiderio di ricominciare, troppo frammentaria per poter funzionare nel complesso, che perde di compattezza mentre vengono privilegiati i singoli segmenti. Sia in fase di sceneggiatura che di post produzione, infatti, il film ha subito vari rimaneggiamenti a opera dello stesso regista (qui anche co-sceneggiatore) che, oltre ad adattare la pellicola al suo cast, si è trovato a dover ridurre le tre ore di girato a un cut di poco meno di centoventi minuti.