Train to Busan
Busanhaeng
2016
Paese
Corea del Sud
Generi
Azione, Horror
Durata
118 min.
Formato
Colore
Regista
Yeon Sang-ho
Attori
Gong Yoo
Kim Soo-an
Jung Yu-mi
Ma Dong-seok
Seok-woo è un cinico manager divorziato. La sua bambina Su-an, sentendosi trascurata dal padre, chiede di essere portata a Busan dalla madre per festeggiare il suo compleanno. I due prendono un treno a Seoul ma con loro parte anche una giovane con strani morsi sul corpo. La ragazza si trasformerà velocemente in uno zombie, causando il panico nei vagoni.
Train to Busan rappresenta il debutto nel live-action di Yeon Sang-ho che ha compiuto il salto dopo aver dedicato quasi vent’anni all’animazione. Da sempre interessato alle tematiche di violenza e ingiustizia presenti nella società sud-coreana ed esplorate a lungo anche nei suoi precedenti lavori, il regista continua il suo discorso con questo horror in cui gli zombie non si muovono con lentezza – come vorrebbe la tradizione romeriana – ma attaccano a una velocità sovraumana, sottolineata anche a livello tecnico con delle accelerazioni. Senza dare risposte precise sulle ragioni che portano allo scoppio dell’epidemia (forse è legata alla fuga di un agente patogeno da un laboratorio, ma questo dettaglio viene solo accennato), Yeon Sang-ho si concentra sugli effetti della piaga: rinchiudendo i suoi personaggi in un treno, appiattisce ogni differenza sociale e riporta tutti sullo stesso piano. Tutti, dal manager al senzatetto, sono uguali davanti al pericolo e alla morte, e tutti hanno la possibilità di redimersi per egoismi o ingiurie del passato. Al netto di qualche passaggio che sa di già visto e di qualche superficialità nello sviluppo dei personaggi, Train to Busan garantisce due ore di intrattenimento adrenalinico e godibile, anche grazie a un cast ben assortito e in parte (dal protagonista Gong Yoo al giovane Choi Woo-shik, poi visto anche nel celebratissimo Parasite di Bong Joon-ho). Presentato al Festival di Cannes 2016 durante una Proiezione di mezzanotte.
Train to Busan rappresenta il debutto nel live-action di Yeon Sang-ho che ha compiuto il salto dopo aver dedicato quasi vent’anni all’animazione. Da sempre interessato alle tematiche di violenza e ingiustizia presenti nella società sud-coreana ed esplorate a lungo anche nei suoi precedenti lavori, il regista continua il suo discorso con questo horror in cui gli zombie non si muovono con lentezza – come vorrebbe la tradizione romeriana – ma attaccano a una velocità sovraumana, sottolineata anche a livello tecnico con delle accelerazioni. Senza dare risposte precise sulle ragioni che portano allo scoppio dell’epidemia (forse è legata alla fuga di un agente patogeno da un laboratorio, ma questo dettaglio viene solo accennato), Yeon Sang-ho si concentra sugli effetti della piaga: rinchiudendo i suoi personaggi in un treno, appiattisce ogni differenza sociale e riporta tutti sullo stesso piano. Tutti, dal manager al senzatetto, sono uguali davanti al pericolo e alla morte, e tutti hanno la possibilità di redimersi per egoismi o ingiurie del passato. Al netto di qualche passaggio che sa di già visto e di qualche superficialità nello sviluppo dei personaggi, Train to Busan garantisce due ore di intrattenimento adrenalinico e godibile, anche grazie a un cast ben assortito e in parte (dal protagonista Gong Yoo al giovane Choi Woo-shik, poi visto anche nel celebratissimo Parasite di Bong Joon-ho). Presentato al Festival di Cannes 2016 durante una Proiezione di mezzanotte.
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