Un misterioso assassino trasformista (Kirk Douglas) è responsabile di diversi omicidi, apparentemente non connessi. L'ex agente dell'MI5 Anthony Gethryn (George C. Scott) si mette sulle sue tracce su richiesta dell'amico Adrian Messenger (John Merivale), che finisce tra le vittime. Ad aiutare Gethryn è Raoul Le Borg (Jacques Roux), testimone delle ultime parole di Messenger. Da un romanzo di Philip MacDonald, una curiosa incursione nel genere giallo dai tratti molto british style nella longeva ed eclettica carriera di John Huston. Intrigante e piuttosto coinvolgente nella costruzione narrativa dell'intricata caccia al killer, ha come leitmotiv il tema della maschera e della metamorfosi identitaria: grazie ai prodigi del makeup cinematografico, non solo Douglas assume diversi volti, ma quattro grandi star – Curtis, Lancaster, Mitchum e Sinatra – appaiono, irriconoscibili, in piccoli camei (uno di loro, addirittura si trasforma in una vecchia). Un giochino gradevole, seppure un po' forzato, che regala un tocco d'ironia e leggerezza.