Una famiglia attraversa il deserto del Nuovo Messico, diretta in California. In seguito a una inopportuna deviazione dalla strada principale, la vacanza si interromperà a causa di umanoidi geneticamente mutati e assetati di sangue.
Pedestre remake dell'omonimo film diretto da Wes Craven (datato 1977) ad opera di Alexandre Aja, tra gli esponenti di una interessante filone di cruenti horror/slasher prodotti in Francia a partire dai primissimi anni 2000. Il regista di Alta Tensione (2003) cerca di imprimere una personale visione al materiale di partenza, che conserva, a dispetto del tempo trascorso e dei molti eccessi, un fascino malato. Ma lo stridente contrasto tra un nucleo familiare tradizionale e una stirpe di reietti disumanizzati e bestiali, le cui differenze sfumano all'esplodere della ferocia dettata dall'istinto di sopravvivenza, è in questo caso sacrificato al lato estetico: le creature di Aja, mutate in seguito a esperimenti nucleari negli anni '50, sono paradossalmente troppo mostruose per inquietare davvero. La violenza oltremodo esplicitata e le immagini sanguinose, unite a uno spiccato ma ridondante gusto per il gore, saturano lo sguardo, relegando la pellicola al puro intrattenimento. Sceneggiato dal regista con Grégory Levasseur.