La commare secca
1962
Paese
Italia
Genere
Drammatico
Durata
89 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Bernardo Bertolucci
Attori
Francesco Ruiu
Giancarlo De Rosa
Vincenzo Ciccora
Alfredo Leggi
Alvaro D'Ercole
Allen Midgette
Renato Troiani
Vanda Rocci
Romano Labate
Marisa Solinas
Una giovane prostituta viene trovata assassinata in riva al Tevere. La polizia inizia così a interrogare tutti i potenziali testimoni che sono stati visti da quelle parti la sera del delitto. I principali indiziati sono il Canticchia (Francesco Ruiu), un ladruncolo, il Califfo (Alfredo Leggi), mantenuto dalla sua amante, l'ingenuo soldato Teodoro (Allen Midgette), l'eccentrico Natalino (Renato Troiani) e due adolescenti Francolicchio (Alvaro D'Ercole) e Pipito (Romano Labate).
Esordio alla regia per Bernardo Bertolucci partendo da un soggetto di Pierpaolo Pasolini. Bertolucci aveva lavorato come assistente alla regia in Accattone (1961) e l'eco pasoliniana è percepibile anche in questo primo film del cineasta parmigiano: vengono usati attori non professionisti, privilegiati i primi piani e le inquadrature dalla composizione pittorica, la descrizione ambientale e sociale ha la meglio sull'intreccio. Ma Bertolucci sa imprimere alla messa in scena un piglio personale e non eccessivamente derivativo, grazie a un'estetica ricercata che guarda alle ricerche formali delle nouvelle vague europee (francese in primis). La struttura narrativa, particolarmente complessa, ricorda Rashomon (1950) di Akira Kurosawa, riproponendo la stessa storia attraverso diversi punti di vista, e si anticipano alcuni dei temi ricorrenti della poetica bertolucciana come la sottolineatura del lato ambiguo e contraddittorio della realtà o il senso di smarrimento dinnanzi a un mondo che non si comprende a pieno. Il titolo fa riferimento a un sonetto del poeta romano Gioacchino Belli: la commare secca è il nome della morte.
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