La condanna
1991
Paesi
Italia, Francia
Genere
Drammatico
Durata
92 min.
Formato
Colore
Regista
Marco Bellocchio
Attori
Vittorio Mezzogiorno
Andrzej Seweryn
Claire Nebout
Grażyna Szapǒłowska
Paolo Graziosi
Maria Schneider

Il Pubblico Ministero Malatesta (Andrzej Sewerin) è fortemente turbato dopo aver richiesto due anni di condanna per un architetto (Vittorio Mezzogiorno) accusato di aver violentato l'affascinante Sandra (Claire Nebout) all'interno di un museo.

Scritto insieme allo psichiatra Massimo Fagioli, che ha collaborato con Marco Bellocchio anche a Diavolo in corpo (1986) e a Il sogno della farfalla (1994), La condanna è sicuramente il titolo più acutamente presuntuoso del pessimo trittico. Velato da un'ambigua misoginia di fondo, è una pellicola autocompiaciuta e grossolana, che vorrebbe sviluppare considerazioni e riflessioni sul sesso e le sue libertà: il risultato è invece banale e ricco di momenti di puro scult (a partire da alcuni zoom davvero maldestri). Il regista affida parti importanti ad attori stranieri massacrati dal doppiaggio e poco credibili. Male anche Vittorio Mezzogiorno, visibilmente spaesato. Per fortuna Fagioli, da lì a poco, avrebbe smesso di scrivere sceneggiature. Vagamente ispirato a un fatto di cronaca, il caso Popi Saracino. A sorpresa, Orso d'argento al Festival di Berlino 1991.

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