Paolo Masieri è un rinomato e innovativo chef italiano. La sua missione è quella di sorprendere sempre con le sue ricette e con la sua ruspante voglia di vivere. Paolo gestisce con la moglie Barbare un ristorante a Sanremo, dirige con il sorriso sulle labbra i suoi assistenti, coordina con competenza il suo lavoro e si concede momenti di relax e meditazione passeggiando tra i boschi, selezionando e raccogliendo erbe aromatiche. Un documentario che diventa rapidamente un lezioso esercizio di stile in cui lo sperimentalismo di Guadagnino risulta tanto artificioso quanto pretestuoso, cercando di rivitalizzare con il formalismo un progetto che vorrebbe essere poetico ma risulta solo banale e sciapo. L'uso insistito della camera a mano e l'onnipresenza di una colonna sonora di pregevole qualità (Beethoven, Mozart e Wagner) ma stordente nella sua insistenza (e nel voler fondersi con rumori ambientali) rappresentano al meglio una ricerca di sensazionalismo estetico che non sa compensare una pochezza di idee e un'incapacità di rendere le vicende raccontate interessanti e di suscitare la benché minima empatia spettatoriale. Noioso e inconcludente capriccio che si trascina stancamente per i suoi 70 minuti di durata. Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, ma inedito in sala e rilasciato direttamente in dvd.