Decalogo, 7 – Non rubare
Dekalog, siedem
1989
Paese
Polonia
Genere
Drammatico
Durata
57 min.
Formato
Colore
Regista
Krzysztof Kieślowski
Attori
Anna Polony
Maja Barelkowska
Boguslaw Linda
Katarzyna Piwowarczyk
Artur Barcis
Majka (Maja Barelkowska) è rimasta incinta giovanissima, a seguito di una relazione con il suo insegnante (Boguslaw Linda). Per coprire lo scandalo la madre di Majka (Anna Polony) si attesta la maternità. Un giorno Majka decide di riprendersi la figlia (Katarzyna Piwowarczyk) e tenta di fuggire all'estero.
Settimo episodio del Decalogo. «Si può rubare, qualcosa che è già tuo?», l'incertezza centrale del film viene esplicitata direttamente dalla protagonista Majka, sicura di essere nel giusto. Ma, come succede in ogni episodio del Decalogo, sono il dubbio e l'ambivalenza delle azioni a pervadere la riflessione e l'esito finale della pellicola. Le due madri del film sono, infatti, allo stesso tempo, sia vittime che colpevoli: entrambe hanno “rubato”, la prima alla nascita, la seconda cinque anni dopo, quando l'affettività della bambina è già maturata nei confronti della sua falsa madre-nonna (tanto da non riuscire a chiamare “mamma” la sua vera madre). In questo scontro tanto giuridico (la legittimità della maternità, regolarmente attestata, ma falsificata), quanto affettivo (entrambe amano sinceramente la figlia che sentono “propria”), la vera violenza viene fatta nei confronti della bambina, alla quale viene rubata ogni certezza familiare, e costretta a separarsi da un affetto per l'ottusità dell'egoismo delle protagoniste. Ed è forse qui l'essenza del settimo comandamento, congelata nello sguardo confuso e disperato della bambina, il cui primo piano chiude il film. Formalmente è forse il più classico degli episodi del Decalogo, ma la capacità di Kieślowski di risolvere con piccoli gesti e sguardi i delicati non detti nel rapporto adulti-bambini, rimane notevole, impreziosendo l'intera operazione.
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