Tre colori – Film rosso
Trois coleurs: Rouge
1994
NOW
Paesi
Francia, Svizzera, Polonia
Generi
Drammatico, Sentimentale
Durata
99 min.
Formato
Colore
Regista
Krzysztof Kieślowski
Attori
Irène Jacob
Jean-Louis Trintignant
Frédérique Feder
Jean-Pierre Lorit
Samuel Le Bihan
Marion Stalens
Una giovane modella, Valentine (Irène Jacob), dopo aver accidentalmente investito il suo cane, fa la conoscenza di un giudice in pensione (Jean-Louis Trintignant) che spia le conversazioni telefoniche dei vicini: il loro incontro cambierà entrambi. Parallelamente si svolge la vita di Auguste (Jean-Pierre Lorit), studente di giurisprudenza che ha un'appassionata relazione sentimentale con Karin (Frédérique Feder).
Terzo e ultimo capitolo della trilogia dei Colori, dedicato alla fraternità, Film rosso è una summa della poetica di Kieslowki e allo stesso tempo, purtroppo, un commiato alla settima arte, a causa della morte del regista neanche due anni dopo. La pellicola riassume in sé tutti i temi principali del cinema di Kieślowski: l'intreccio delle vite; l'influenza reciproca a prescindere dallo spazio-tempo; la dicotomia scelta-destino; l'approccio problematico alla morale e alla religione; il problema dell'altro come doppio; il simbolismo. Tutti elementi che vengono plasmati in una forma compiuta e raffinata (in special modo per quanto concerne suono e fotografia), capace di chiudere elegantemente il cerchio sia dal punto di vista narrativo che tematico, attraverso delle potenti metafore simboliche ed esistenziali. Il rapporto Jacob-Trintignant definisce quell'influenza reciproca sul filo affilato dell'asserzione morale propria dei dieci episodi del Decalogo (1989), mentre la vita parallela di Auguste ricorda alcune dinamiche de La doppia vita di Veronica (1991). Notevole, profondo, malinconico, è un lungometraggio che non si dimentica facilmente. Venne candidato agli Oscar del 1995 per la miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior fotografia, ma non portò a casa nessuna statuetta. Nel corso della visione compaiono, per l'ultima volta, tutti i protagonisti della trilogia.
Terzo e ultimo capitolo della trilogia dei Colori, dedicato alla fraternità, Film rosso è una summa della poetica di Kieslowki e allo stesso tempo, purtroppo, un commiato alla settima arte, a causa della morte del regista neanche due anni dopo. La pellicola riassume in sé tutti i temi principali del cinema di Kieślowski: l'intreccio delle vite; l'influenza reciproca a prescindere dallo spazio-tempo; la dicotomia scelta-destino; l'approccio problematico alla morale e alla religione; il problema dell'altro come doppio; il simbolismo. Tutti elementi che vengono plasmati in una forma compiuta e raffinata (in special modo per quanto concerne suono e fotografia), capace di chiudere elegantemente il cerchio sia dal punto di vista narrativo che tematico, attraverso delle potenti metafore simboliche ed esistenziali. Il rapporto Jacob-Trintignant definisce quell'influenza reciproca sul filo affilato dell'asserzione morale propria dei dieci episodi del Decalogo (1989), mentre la vita parallela di Auguste ricorda alcune dinamiche de La doppia vita di Veronica (1991). Notevole, profondo, malinconico, è un lungometraggio che non si dimentica facilmente. Venne candidato agli Oscar del 1995 per la miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior fotografia, ma non portò a casa nessuna statuetta. Nel corso della visione compaiono, per l'ultima volta, tutti i protagonisti della trilogia.
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