L'agente segreto americano Slater (Yul Brinner) viene catturato da alcune fantomatiche spie e sostituito dal sosia Kalmar (Yul Brinner), che si infiltra negli Stati Uniti. Riuscito a liberarsi, il vero agente si lancerà all'inseguimento del suo "doppio" malvagio. Spy-movie trascurabile, ma non del tutto da buttare, totalmente giocato sullo scambio di ruoli e sul magnetismo di un simpatico Yul Brinner che interpreta due personaggi. Originale l'ambientazione tra i monti austriaci, tra mucche e atmosfera tirolese, ma la tensione latita e il film perde definitivamente interesse con il trasferimento nella “canonica” America. Thriller spionistico prodotto per cercare di inseguire il successo di James Bond, secondo una moda molto in voga nel periodo. Impossibile cercarvi all'interno tracce della mano di Schaffner, regista che l'anno successivo girerà Il pianeta delle scimmie (1968). Tratto dal romanzo Legacy of a Spy di Henry Maxfield.