Encounters at the End of the World
Encounters at the End of the World
2007
Paese
Usa
Genere
Documentario
Durata
99 min.
Formato
Colore
Regista
Werner Herzog
Documentario dedicato all'Antartide, alla sua fauna e, soprattutto, ai pochi scienziati che vi vivono, nascosti nella Stazione McMurdo.
Nuovo affascinante documentario herzoghiano su un luogo estremo della Terra e sull'umanità, un po' fanatica e un po' eroica, che vi vive sfidando la natura. Ulteriore capitolo di un percorso di maturazione artistica in cui il regista bavarese ha definitivamente consolidato la sua personale formula che vede sovrapporsi immagini della natura alle divagazioni in voce over dell'autore impegnata a interpretare, rileggere con una chiave espressiva personale ed elevare a poesia quello che la macchina da presa riprende. Guardando ai documentari del passato di Werner Herzog, non v'è nulla di nuovo sotto il sole, ma sorprende la capacità del regista di riuscire, ogni volta, a realizzare prodotti potenti e suggestivi, al cui cospetto qualsiasi documentario “istituzionale” risulta povero e vuoto. La sequenza del "suicidio del pinguino", ad esempio, è da pelle d'oca. All'inizio del film Herzog afferma di aver voluto realizzare questo progetto dopo essere rimasto particolarmente affascinato dalle riprese subacquee realizzate sotto i ghiacci antartici dal suo amico Henry Kaiser, che aveva poi inserito in L'ignoto spazio profondo (2005). Kaiser è l'autore delle riprese subacquee anche di questo film, oltre ad averne composto parte delle musiche e ad averlo prodotto. Prima nomination all'Oscar per Werner Herzog: il film è stato candidato come miglior documentario nel 2009, ma è stato sconfitto da Man on Wire (2008) di James Marsh. Dedicato al critico cinematografico Roger Ebert, grande ammiratore del lavoro di Werner Herzog.
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