Paese del silenzio e dell'oscurità
Land des Schweigens und der Dunkelheit
1971
Paese
Rft
Generi
Documentario, Drammatico
Durata
85 min.
Formato
Colore
Regista
Werner Herzog
Documentario sul mondo, ai più sconosciuto, dei sordo-ciechi: attraverso l'intervista a Fini Straubirger, nata vedente ma che ha perso entrambi i sensi in giovane età, il regista Werner Herzog racconta la quotidianità di queste persone, la loro umanità e, forse, qualcosa di più.
Girato dopo i due anni di viaggio etnologico in Africa che partorirono Anche i nani hanno cominciato da piccoli (1970) e Fata Morgana (1971), Paese del silenzio e dell'oscurità è il primo di quella lunga serie di documentari impressionisti, dove la realtà viene intensificata o addirittura piegata alla visione del mondo del regista, con cui Werner Herzog si è guadagnato un posto in prima fila nella storia del cinema moderno. La componente documentaristica qui è potente e di straziante bellezza (Fini Straubirger è un personaggio di una dolcezza e di una forza unica), ma ad essa Herzog aggiunge una forte estetizzazione sonora e visiva delle sensazioni provate dai sordo-ciechi, descritti dal regista come persone che, grazie alla loro menomazione, riescono a sentire la vita più degli esseri umani con udito e vista ancora intatti. Struggente e mai banale, capaci di regalare stralci di lirismo di rara potenza e efficacia espressiva come nella sequenza in cui i sordo-ciechi scoprono e toccano gli animali dello zoo. Il tema dell'uomo isolato, confinato in una dimensione di solitudine, inadatto alla vita e incapace di relazionarsi con la realtà esterna sarà una delle costanti di tutto il cinema a venire del grande regista tedesco.
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