I cinque fratelli della famiglia Sullivan sono ragazzi molto vivaci e intraprendenti, uniti da un fortissimo legame affettivo. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, decidono di arruolarsi chiedendo di essere assegnati tutti nella medesima unità. La nave sulla quale presteranno servizio, però, verrà attaccata nell'oceano Pacifico: anche in questa tragica situazione, i fratelli rimarranno uniti. La famiglia Sullivan sembra dimostrare come il regista Lloyd Bacon, famoso per aver diretto alcuni tra i musical più famosi degli anni Trenta (come ad esempio Quarantaduesima strada del 1933), riesca a sentirsi a proprio agio nel filone bellico, già affrontato in precedenza con il discreto Convoglio verso l'ignoto (1943). Questa volta, l'autore racconta la tragica vicenda realmente accaduta che darà la spinta necessaria al governo statunitense per vagliare una nuova legge secondo la quale i commilitoni consanguinei sarebbero dovuti essere assegnati a diversi plotoni (al medesimo episodio prenderà spunto anche Steven Spielberg per realizzare Salvate il soldato Ryan del 1998). La pellicola è efficace nel restituire il volto d'insieme di una famiglia unita e solida, capace di rafforzare i propri legami sia nella gioia che nel dolore, seppur a tratti sia eccessivamente retorica e studiata a tavolino (non dimentichiamoci però che rientra in un cinema di propaganda obbligato dai tempi che correvano): nonostante questi limiti, il regista riesce a raccontare le vicende con un tocco umano e sincero, supportato anche dalla buona prova attoriale del cast.