Olanda, 1945. La Seconda guerra mondiale è ormai al tramonto e la pace imminente: due soldati tedeschi, Bruno Grauber (Franco Nero) e Reiner Schulz (Larry Aubrey), hanno abbandonato le divise e sono in fuga. Ma finiranno dalla padella alla brace: i loro compagni ed ex commilitoni li condanneranno a morte per la loro insubordinazione. Montaldo, dopo una parentesi di genere con Ad ogni costo (1967), firma una pellicola storico-drammatica riuscita solo in piccola parte. Eccessivamente prolisso e statico nel ritmo, il film ha però dalla sua alcuni spunti interessanti. Tra questi, una rappresentazione della guerra vista come un atteggiamento mentale ottuso: nonostante il conflitto stia finendo, rimane in certi uomini di potere l'inclinazione al comando per il solo desiderio di imporsi agli altri e di abusarne a proprio piacimento. Qualche guizzo in una narrazione complessivamente sciapa e un po' incerta. Il soggetto prende ispirazione dal programma televisivo Il quinto giorno di guerra.