Il malvagio Kato (Etsushi Toyokawa), entità malefica incarnazione dell'odio e del rancore, trasforma gli spiriti yokai in mostruose creature allo scopo di distruggere l'umanità. Nominato cavaliere del Kirin, difensore del bene e della giustizia, il piccolo Tadashi (Ryūnosuke Kamiki) viene messo dagli yokai al corrente del grave pericolo che incombe sulla terra. Alto budget per un fantasy di impianto classico aggiornato ai tempi del moderno consumismo. Effetti CGI e animazione in stop motion regalano una spettacolare carrellata di creature bizzarre e spaventose (gli yokai del titolo, spiriti multiformi della mitologia giapponese), ma la sceneggiatura sa troppo di già visto per coinvolgere. Una pellicola che preferisce restare su binari consolidati piuttosto che azzardare uno sviluppo degli spunti latenti più interessanti (uno su tutti la dialettica fra il mondo folklorico giapponese e la contemporaneità tecnologicizzata). La necessità di rivolgersi a un target infantile ha certamente limitato la libertà espressiva di Takashi Miike, che però non si è riservato di inserire qualche lampo genuinamente inquietante.