Tanganika, Africa. Un gruppo di cacciatori capitanati dal burbero irlandese Sean Mercer (John Wayne) vive catturando animali durante i safari e vendendoli agli zoo di tutto il mondo. L'arrivo della fotografa italiana Anna Maria d'Alessandro (Elsa Martinelli) scombussolerà gli equilibri nel gruppo, indisponendo particolarmente Sean. Ormai a fine carriera, Howard Hawks replica la formula del suo celebre western Un dollaro d'onore (1959), mettendo il coriaceo John Wayne all'interno di una commedia travestita da film avventuroso, che tuttavia va a toccare anche corde melodrammatiche e sentimentali. Il risultato è l'ennesimo gioiello “hawksiano”, dove i vari registri vengono coniugati in modo perfetto, dando vita a un racconto limpido e cristallino, sempre ben ritmato nonostante il corposo minutaggio. Nulla di nuovo dal punto di vista tematico, in Hatari! è possibile rivedere, come in un flashback, buona parte della poetica di Hawks degli anni '30 e '40: c'è la benevola descrizione del cameratismo maschile, che si esalta nella professionalità nello svolgere un lavoro (la caccia agli animali esotici), c'è l'arrivo della donna, che distrugge l'idillio maschile e innesca una guerra dei sessi in cui è destinata a vincere ogni singola battaglia ma a perdere la guerra. Tutto, a ogni modo, appare sempre fresco e coinvolgente, segnale di un regista che con il suo team ormai gira i film a occhi bendati. Molto famose le scene di caccia, girate realmente dagli attori senza controfigure e con animali veri. Parziale insuccesso commerciale in America, venne molto apprezzato dalla critica europea. Nomination all'Oscar per la fotografia di Russell Harlan.