Stanley Yelnats IV (Shia LaBeouf), ingiustamente accusato di furto, viene spedito al centro di rieducazione “Campo Lago Verde” per scontare la sua pena. Il centro, gestito dalla temibile direttrice Walker (Sigourney Weaver) affiancata dal sorvegliante Mr. Sir (Jon Voight), è in pieno deserto e i prigionieri sono costretti ai lavori forzati, scavando buche. Nonostante una Weaver in discreta forma, impegnata in un classico ruolo da sergente di ferro, il film rimane una inutile avventura in balìa di una regia inconcludente e di un intreccio narrativo fumoso e senza alcuna attrattiva. Rivolto chiaramente a un pubblico giovanissimo, il lungometraggio di Andrew Davis si perde nel buonismo e nella retorica, scadendo talvolta in evitabili bassezze al solo scopo di strappare una risata che, comunque, non arriva mai. Vorrebbe essere una pellicola di formazione e un'avventura di (e per) ragazzi – capeggiati dal prezzemolino Shia LaBeouf – e invece rimane un viaggio dispersivo, una storia senza fascino che non può che lasciare indifferenti.