Il documentarista Alex Gibney prova a esplorare da vicino il mondo dell'hockey su ghiaccio prendendo come esempio la carriera di Chris Nilan, campione dei Montreal Canadiens che portò la sua squadra a vincere l'ambita Stanley Cup. Dopo aver dedicato la maggior parte della sua carriera a realizzare scomodi film d'inchiesta che portassero a galla verità scottanti e troppo a lungo nascoste (come in Taxi to the Dark Side del 2007, che gli valse un Oscar per il miglior documentario), Alex Gibney si concede una piccola pausa più leggera e ludica, concentrando le sue forze sulla realizzazione di una pellicola sportiva. The Last Gladiators è privo di qualsiasi mira autoriale, girato esclusivamente con lo scopo di restituire l'affresco di un ambiente violento ma attrattivo (l'hockey su ghiaccio è uno degli sport più seguiti in America), dominato da uomini pieni di rabbia da sfogare e dalle inclinazioni aggressive. Gibney tuttavia non riesce mai a catturare completamente l'attenzione dello spettatore e la sua pellicola si dimostra, troppo presto e troppo spesso, ripetitiva e monotona. Il tema di partenza è sicuramente interessante, fresco e adeguatamente strutturato, ma a lungo andare il film fatica a nascondere una certa mancanza di materiale e interviste, incartandosi su se stesso senza lasciare più spazio alle emozioni: un cortometraggio sarebbe forse stato più adatto all'argomento. Il regista, due anni dopo questo progetto, avrà modo di tornare a realizzare una pellicola sportiva con The Armstrong Lie (2013).