Documentario incentrato sui retroscena di uno dei festival musicali più importanti d'America. Fondato da Jay Z, il Made in America vede sfilare sul proprio palco di Philadelphia i Pearl Jam, The Hives, Gary Clark Jr., Skrillex e molti altri. Ron Howard si confronta con il documentario in un'opera che celebra non tanto la cultura (musicale) dell'America quanto piuttosto la figura del rapper Jay Z. Si tratta di un film che nasce con lo scopo di testimoniare il lavoro organizzativo e l'ideale artistico che sta alla base di uno dei più importanti festival musicali degli Stati Uniti. Durante i titoli di testa, Howard riesce a imprimere su pellicola la fatica e la passione che sono alla base di un simile progetto, mostrando i cantieri, la folla in delirio e la spina dorsale hip-hop mischiata alla vena più rock che caratterizza la kermesse. Ben presto, però, l'operazione si sgonfia diventando monotona e piatta, secondo uno schema precostituito che non rischia nulla e rende il lavoro mediocre e standardizzato (per ogni artista in scena viene riproposto un brano live accompagnato da un'intervista nel backstage).