Il maestro di Vigevano
1963
Paese
Italia
Generi
Commedia, Drammatico
Durata
106 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Elio Petri
Attori
Alberto Sordi
Claire Bloom
Piero Mazzarella
Guido Spadea
Vito De Taranto
Ezio Sancrotti
Tullio Scavazzi
Ignazio Gibilisco
Vessato da un dispotico direttore (Vito De Taranto) e assillato dalla moglie Ada (Claire Bloom), che sogna di diventare ricca e aprire una fabbrica, il maestro Antonio Mombelli (Alberto Sordi) decide, dopo mille tentennamenti, di abbandonare l'attività d'insegnante. L'uomo realizzerà il sogno della moglie, dando vita a un'impresa di calzature che ha rapido successo, ma si ritroverà solo e abbandonato mentre Ada diventa una importante donna d'affari.
Opera interessante ma non sempre centrata in cui Petri (adattando l'omonimo romanzo di Lucio Mastronardi) cerca di commistionare temi di attualità e critica sociale ai toni della commedia all'italiana. Gli inserti onirici lasciano intravedere quello spirito icastico, metaforico e surreale che caratterizzerà tutta la successiva produzione del regista, ma in questo caso fanno da corredo a un'operazione risolta a metà, ovvero una rappresentazione cupa ma ficcante solo in parte dell'altra faccia del boom economico. Lo sguardo di Petri è comunque caustico e amaro sia nel descrivere l'ambizione e la spregiudicatezza di Ada, sia nel tratteggiare l'integerrimo insegnante che rifiuta di veder lavorare il figlio e la moglie per malcelato orgoglio personale e che rifiuta qualsiasi possibilità di miglioramento in quanto comporta rischi ma anche impegno. Il maestro Mombelli è quindi un debole destinato a essere sopraffatto in un mondo di opportunisti (il cognato e l'imprenditore Bugatti) e grossolani cialtroni (il direttore della scuola), esattamente come il collega Nanini, maschera dolente e fragile interpretata magistralmente da Guido Spadea. Claire Bloom è doppiata dall'attrice Adriana Asti.
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