Ocean's Thirteen
Ocean's Thirteen
2007
Paese
Usa
Generi
Azione, Commedia
Durata
122 min.
Formato
Colore
Regista
Steven Soderbergh
Attori
George Clooney
Brad Pitt
Matt Damon
Andy Garcia
Al Pacino
Ellen Barkin
Bernie Mac
Vincent Cassel
Casey Affleck
Eddie Jemison
Scott Caan
Carl Reiner
Don Cheadle
Elliott Gould
David Paymer
Shaobo Qin
L'amico e socio in affari di Danny Ocean (George Clooney), Reuben Tishkoff (Elliott Gould) viene truffato dal losco imprenditore Willie Bank (Al Pacino) e per lo stress rimane vittima di un infarto. Danny decide di vendicarlo e raduna nuovamente la banda per organizzare un colpo al casinò di Bank a Las Vegas.
Ultimo capitolo della trilogia iniziata con Ocean's Eleven – Fate il vostro gioco (2001) e proseguita con Ocean's Twelve (2004): si chiude così una serie altalenante che ha avuto il suo esito migliore con il primo film. Leggerissimo passo in avanti rispetto allo scialbo capitolo precedente, rimane comunque un prodotto limitato e chiuso in se stesso, compiaciuto, autoreferenziale e troppo divertito per risultare divertente. Soderbergh si affida troppo ai suoi attori (con la pesante aggiunta di Al Pacino) e il film risulta un ammiccamento continuo, con pochi spunti di interesse e una dose di narcisismo (autoriale e attoriale) davvero estenuante. La coesione narrativa della pellicola si perde quasi subito e la narrazione arranca senza sorprendere o intrattenere quasi mai, trascinandosi stancamente verso il finale. Al Pacino e George Clooney sembrano sfidarsi in una gara di gigioneria, ma il primo vince con ampio margine.
Ultimo capitolo della trilogia iniziata con Ocean's Eleven – Fate il vostro gioco (2001) e proseguita con Ocean's Twelve (2004): si chiude così una serie altalenante che ha avuto il suo esito migliore con il primo film. Leggerissimo passo in avanti rispetto allo scialbo capitolo precedente, rimane comunque un prodotto limitato e chiuso in se stesso, compiaciuto, autoreferenziale e troppo divertito per risultare divertente. Soderbergh si affida troppo ai suoi attori (con la pesante aggiunta di Al Pacino) e il film risulta un ammiccamento continuo, con pochi spunti di interesse e una dose di narcisismo (autoriale e attoriale) davvero estenuante. La coesione narrativa della pellicola si perde quasi subito e la narrazione arranca senza sorprendere o intrattenere quasi mai, trascinandosi stancamente verso il finale. Al Pacino e George Clooney sembrano sfidarsi in una gara di gigioneria, ma il primo vince con ampio margine.
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