XVII secolo. Il pirata Capitan Red (Walter Matthau) e il suo mozzo “Ranocchio” (Cris Campion) sono alla deriva su una zattera nell'oceano quando vengono recuperati da una goletta spagnola. La scoperta di un prezioso tesoro azteco a bordo dell'imbarcazione innescherà una serie di rocambolesche avventure.
Dopo un silenzio di ben sette anni, Roman Polanski torna dietro la cinepresa con l'obiettivo di rivisitare un sottogenere del passato (i film sui pirati) in chiave ironica. Efficacemente realizzata con Per favore non mordermi sul collo (1967), l'operazione di riportare in auge un modello cinematografico accentuandone la dimensione comica questa volta risulta desueta e meno brillante: a parte la godibile atmosfera picaresca, il film sconta una sceneggiatura sciatta e un ritmo fiacco che fanno presto perdere interesse verso la storia raccontata. Priva di inserti grotteschi e slanci surreali, la pellicola sembra un timido tentativo di Polanski di adattarsi agli eccentrici anni ‘80, lontani anni luce dal suo temperamento. E si vede. Presentato fuori concorso a Cannes, fu un flop al botteghino.