Quattro notti di un sognatore
Quatre nuits d'un rêveur
1971
Paesi
Francia, Italia
Generi
Drammatico, Sentimentale
Durata
87 min.
Formato
Colore
Regista
Robert Bresson
Attori
Guillaume des Forêts
Isabelle Weingarten
Jean-Maurice Monnoyer
In procinto di suicidarsi gettandosi una notte dal Pont Neuf di Parigi a causa della straziante attesa di un amante che probabilmente non tornerà più, Marthe (Isabelle Weingarten) è salvata dal giovane artista Jacques (Guillaume des Forêts). I due decidono di rivedersi nelle tre serate successive. Sembra nascere qualcosa, ma il ritorno dell'uomo per cui aveva perso la testa Marthe condanna di nuovo Jacques alla solitudine.
Libera trasposizione del romanzo Le notti bianche (1848) di Fëdor Dostoevskij, già portato sullo schermo, con spirito più fedele, da Luchino Visconti nel 1957. L'aura magica della pagina scritta si cristallizza, nell'opera di Bresson, in una totale aderenza alla realtà e il romanticismo raffreddato del "sognatore" Jacques diventa più che altro una riflessione sulla condizione sociale giovanile agli albori degli anni '70, a ridosso della frattura del moti sessantottini. L'aderenza al quotidiano è evidente anche nella scelta di trasportare la narrazione dalla immaginifica San Pietroburgo di Dostoevskij a una Parigi livida e notturna, la cui suggestione è frutto di una calcolata attenzione al dettaglio. Il gusto per la sottrazione del regista francese sembra qui stridere con una materia narrativa d'origine poetica e coinvolgente: l'illusione d'amore e di realizzazione individuale è portata sullo schermo da Bresson, pur dimostrando un'ammirevole coerenza, senza il minimo coinvolgimento emotivo. E, in questo caso, il materialismo appare un po' forzato. Premio OCIC al Festival di Berlino.
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