Due agenti britannici vengono uccisi da una misteriosa organizzazione neonazista che opera nella Germania dell'Ovest. I servizi segreti mandano l'agente Quiller (George Segal) a investigare. Da un romanzo di Adam Hall, Harold Pinter ha tratto una sceneggiatura avvincente, che non si limita a dettare il ritmo da dare all'azione, ma punta su un notevole approfondimento psicologico dei personaggi in campo, siano essi i “buoni” o i “cattivi”. Michael Anderson, senza troppa personalità, si limita a mettere in scena l'ottimo copione, rischiando così di sminuire la portata della pellicola con la sua modesta regia. In effetti è un film che lascia l'amaro in bocca per quello che poteva essere e che, invece, non è, ma gli attori sono comunque in forma e le musiche di John Barry davvero niente male.