The Stupids
The Stupids
1996
Paesi
Usa, Gran Bretagna, Canada
Generi
Commedia, Avventura
Durata
94 min.
Formato
Colore
Regista
John Landis
Attori
Tom Arnold
Jessica Lundy
Bug Hall
Alex McKenna
Mark Metcalf
Matt Keeslar
Frankie Faison
Robert Keeshan
Jenny McCarthy
Christopher Lee
Max Landis
Gurinder Chadha
David Cronenberg
Costa-Gavras
Robert Wise
Atom Egoyan
Norman Jewison
Gillo Pontecorvo
La famiglia Stupid sembra piombata da un altro mondo: il capofamiglia Stanley (Tom Arnold) è convinto che ogni mattina qualcuno gli rubi la spazzatura, i figli Buster (Bug Hall) e Petunia (Alex McKenna) dopo aver “portato a spasso” il pesce rosso vanno alla polizia convinti della sparizione del padre, la madre Joan (Jessica Lundy) crede che le forze dell'ordine le abbiano rapito i pargoli. L'amena combriccola finisce suo malgrado al centro di un complotto internazionale, convinta però che il vero colpevole sia il fantomatico Mr. Sender (Robert Keeshan).
Mega-flop al botteghino americano (incasso di 2 milioni di dollari a fronte di un budget di 25), The Stupids passerà ai posteri come uno dei punti più bassi della carriera di John Landis. Non c'è divertimento, non c'è spirito grottesco, non c'è demenzialità. Ma la pecca più clamorosa è forse la totale mancanza di target dell'opera: gli sketch scotti e immangiabili scritti da Brent Forrester e interpretati con grande abnegazione soprattutto dai protagonisti Arnold – peggior attore protagonista ai Razzie Awards 1996 nonostante la concorrenza di Keanu Reeves (Reazione a catena, 1996) e Sylvester Stallone (Daylight – Trappola nel tunnel, 1996) – e Lundy sono irricevibili sia per i bambini che per gli adulti. Se l'obiettivo è la messa alla berlina della superficialità yankee, il risultato è stracco, demente, persino offensivo (per farsene un'idea, basta guardare al cane e al gatto di famiglia, penosamente animati con la plastilina). Solita pioggia di special guest star, marchio immancabile di Landis: Jenny McCarthy, Christopher Lee, David Cronenberg, Costa-Gavras, Atom Egoyan, Gillo Pontecorvo. E solita citazione dell'inesistente film See You Next Wednesday, altro pallino del regista.
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