L'uomo che ingannò la morte
The Man Who Could Cheat Death
1959
Paese
Gran Bretagna
Genere
Horror
Durata
83 min.
Formato
Colore
Regista
Terence Fisher
Attori
Anton Diffring
Hazel Court
Christopher Lee
Arnold Marlé
Delphi Lawrence
Nella Parigi di fine Ottocento, uno scienziato (Anton Diffring) ha trovato un rimedio di eterna giovinezza: pur avendo oltre cento anni, ne dimostra appena una trentina grazie a un elisir che assume una volta l'anno, a base di ghiandole umane. Deve quindi trovare qualcuno disposto a uccidere per mantenerlo in vita. Non uno dei massimi risultati di casa Hammer, L'uomo che ingannò la morte parte da un canovaccio piuttosto risaputo: lo scienziato pazzo ossessionato dall'idea di sconfiggere la morte è un topos codificato da Frankenstein, mentre il tema dell'eterna giovinezza evoca il Dorian Gray di Oscar Wilde. In realtà si tratta di un remake di The Man in the Half Moon Street del 1945, a sua volta ispirato all'omonimo testo teatrale di Barré Lyndon: proprio questo impianto di matrice drammaturgica appesantisce notevolmente la narrazione che risente di un'eccessiva predominanza dei dialoghi sull'azione. Il progetto avrebbe dovuto coinvolgere Peter Cushing nel ruolo che fu poi di Diffring: questa assenza, insieme allo strano caso di Lee, messo a fare il buono, e per di più innamorato, invece del solito cattivo, si fa sentire. Molti passaggi sono sciolti in maniera sbrigativa e manca un approccio originale nell'affrontare un argomento che tanto nuovo non è, mentre il ritmo fiacco non contribuisce a tener desto l'interesse.
Maximal Interjector
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