La vendetta dell'uomo chiamato cavallo
The Return of a Man Called Horse
1976
Paese
Usa
Generi
Azione, Drammatico, Western
Durata
129 min.
Formato
Colore
Regista
Irvin Kershner
Attori
Richard Harris
Gale Sondergaard
Geoffrey Lewis
Jorge Luke
Jorge Russek
Claudio Brook
Enrique Lucero
William Lucking
Regino Herrera
Pedro Damián
Dopo aver vissuto presso i Sioux, l’aristocratico John Morgan (Richard Harris) è rientrato nella natia Inghilterra. La nostalgia per il passato si fa però troppo forte e lo spinge a tornare nella “sua” tribù, che scopre essere stata decimata da un popolo rivale, alleato di spietati cacciatori di pellicce. Sarà ancora una volta Morgan a guidare gli indiani verso la riscossa. L’epopea dell’“indiano bianco” Shunka Wakan riprende a sei anni di distanza dal cult Un uomo chiamato cavallo (1970) di Elliott Silverstein, noto come uno dei più significativi esempi di western revisionista e dalla parte dei nativi americani. Dirige con mano da mestierante Irvin Kershner, regista che pare specializzato in sequel (vedi L’impero colpisce ancora[1980] e Robocop 2 [1990]) e che si limita però a ricalcare in maniera pedissequa e pressoché inutile il capostipite. All’azione si accompagna un accurato racconto antropologico delle usanze tribali, nel quale, immancabilmente, ci viene riproposta l’impressionante Danza del Sole. Originalità e freschezza, tuttavia, scarseggiano e sorge un dubbio: a fronte del messaggio filoindiano ed ecologista, è in fondo ancora una volta il protagonista – bianco e “civilizzato” – il vero eroe nonché “salvatore” del popolo pellerossa. Seguito da Shunka Wakan – Il trionfo di un uomo chiamato cavallo (1983) di John Hough.
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