A cavallo della tigre
1961
Nessun Paese
Generi
Commedia, Drammatico
Durata
120 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Luigi Comencini
Attori
Nino Manfredi
Mario Adorf
Valeria Moriconi
Gian Maria Volonté
Raymond Bussières
Ferruccio De Ceresa
Giacinto Rossi (Nino Manfredi) è entrato in carcere per un crimine minore commesso per aiutare la famiglia. A pochi mesi dalla scarcerazione, viene costretto dai suoi compagni di cella a partecipare a un'evasione e, dopo un periodo in cui vive molte peripezie, riesce a raggiungere la moglie Ileana (Valeria Moriconi): scopre così che la donna convive con un altro uomo (Ferruccio De Ceresa).

Scritto da Luigi Comencini, Age & Scarpelli e Mario Monicelli, la cui influenza è evidente nel sarcasmo intrinseco nei dialoghi e nel cinismo serpeggiante, un film corrosivo, che ghigna di fronte al boom economico. D'altro canto, vengono messe in evidenza le contraddizioni di un Paese come l'Italia in cui, al progresso industriale, non corrisponde un avanzamento dei diritti sociali. La regia, priva di guizzi degni di nota, segue lo svolgersi degli eventi con cura e semplicità, senza tralasciare i particolari e utilizzando con parsimonia la voce narrante del protagonista. Costruita come un lungo flashback (il pretesto è una lettera che Giacinto scrive al proprio avvocato per raccontare quanto è successo), l'opera intrattiene e diverte, ma le risate lasciano spesso l'amaro in bocca, tanto che fu un clamoroso insuccesso popolare. Nel 2002, Carlo Mazzacurati ha girato un inutile remake con Fabrizio Bentivoglio nei panni che furono del bravo Nino Manfredi. Bel bianconero di Aldo Scavarda.
Maximal Interjector
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