La terra sembra essere minacciata da un’invasione aliena su scala globale. L'esperta linguista Louise (Amy Adams), affiancata dallo scienziato Ian (Jeremy Renner), è incaricata di insinuarsi all'interno di una delle enormi astronavi che si stagliano nel cielo per cercare di entrare in contatto con le forme di vita presenti all'interno. Sarà l'inizio di un viaggio metafisico all'interno di se stessa, in cui presente e futuro si confondono e si influenzano sempre più.
Basandosi sul racconto Storia della tua vita di Ted Chiang, Denis Villeneuve affronta di petto la fantascienza attraverso un'opera che non nasconde le proprie ambizioni nel parlare il linguaggio universale della sci-fi classica attraverso un approccio minimal che non esclude profondi rimandi alla contemporaneità (la xenofobia, il facile ricorso alle armi, la paranoia mediatica, l'egoismo delle alte sfere politiche). Centrale la figura profondamente "umana" di Amy Adams, donna salvifica simbolo della fertilità femminile, contrapposta a quella "scientifica" di Jeremy Renner, all'interno di una vicenda incentrata sulla forza della comunicazione, il desiderio di conoscenza e la capacità di credere in un futuro migliore. Il regista canadese lavora sapientemente con il segno cinematografico più puro, attraverso suoni e immagini di grande suggestione, senza cedere alla tentazione puramente estetizzante di voler mostrare in maniera solamente spettacolare ciò che sfugge alla percezione umana. Ma l'insistenza sulla non-linearità temporale finisce per creare un cortocircuito emotivo che annulla tutti i colpi di scena e lo sviluppo narrativo si fa inutilmente pomposo con (facili) sentimenti a prendere il sopravvento sul fascino del mistero; troppe ingenuità quando la scrittura, in dirittura d'arrivo, si fa ridondante e manifesta. Sceneggiatura di Eric Heisserer, che non vanta certo memorabili esperienze pregresse (Nightmare, Final Destination 5, La cosa, Hours, Lights Out – Terrore nel buio). Musiche di Jóhann Jóhannsson, fotografia di Bradford Young. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2016.