Cal Jamison (Martin Sheen) è uno psichiatra della polizia che, dopo aver perso la moglie, si trasferisce con il figlio di otto anni (Harley Cross) a New York. Lì si ritrova a seguire un poliziotto traumatizzato dalla scena di un macabro crimine: l'omicidio rituale di un bambino. Scoprirà il nesso con una setta insospettabile e desiderosa di altro sangue. Thriller-horror di servizio per John Schlesinger, che mette in scena (intorno alla statura di eroe dimesso incarnata da Martin Sheen) una trama che attinge a piene mani dalle credenze e dai riti del sincretismo caraibico. La Santeria e la “malvagia” Brujería sono infatti culti creoli, come il più noto voodoo, nati dall'incontro tra le religioni africane portate dagli schiavi e il cristianesimo, ancora vivi nelle zone del Golfo e nelle metropoli a forte immigrazione latina e caraibica. Non un granché l'horror, nonostante le fatture del “gran diavolo” siano di un certo impatto; meglio il ritmo thriller di alcune sequenze, a cominciare da quella di apertura. Risultato: così così. Sceneggiatura di Mark Frost, dal romanzo The Religion di Nicholas Conde.