The Conjuring – Il caso Enfield
The Conjuring 2
2016
Paese
Usa
Genere
Horror
Durata
133 min.
Formato
Colore
Regista
James Wan
Attori
Vera Farmiga
Patrick Wilson
Franka Potente
Maria Doyle Kennedy
David Thewlis
Frances O'Connor
Simon McBurney
Madison Wolfe
1977. Nel borgo londinese di Enfield una famiglia viene sconvolta dal manifestarsi di una serie di apparenti presenze demoniache all’interno della propria abitazione. Nella presunta casa infestata, la più colpita è l’undicenne Janet (Madison Wolfe) che viene più volte posseduta dallo spirito di un uomo che abitava tra quelle mura qualche tempo prima. I Warren (Vera Farmiga e Patrick Wilson) arrivano dagli Stati Uniti per indagare e provare ad aiutare la famiglia a liberarsi da quelle inquietanti presenze.
Seguito di L’evocazione – The Conjuring (2013), horror di successo ispirato, come questo sequel, a fatti realmente accaduti e con protagonista una delle coppie di esperti di paranormale più celebre del ventesimo secolo. James Wan, già autore del precedente capitolo e di altri famosi film di genere come Saw – L’enigmista (2004), conferma di avere buona mano e, tra una serie di long take e di virtuosismi tecnici di grande abilità, riesce con la sua regia a inquietare e dosare bene i tempi di montaggio. I tanti cliché narrativi non intaccano la prima metà, mentre a lungo andare sono troppi i momenti telefonati e le scelte sopra le righe: eccessiva, inoltre, la durata e paradossalmente frettoloso il momento in cui Lorraine Warren riesce a sconfiggere il demone di turno. Il risultato complessivo ricorda troppo da vicino molti altri titoli dello stesso genere, anche se il tocco di Wan (si veda anche il gioco della sfocatura durante l’interrogatorio di Ed Warren allo spirito che possiede, con il primo che volta le spalle alla seconda) è riconoscibile e molti passaggi si rifanno allo stile degli horror realizzati all’epoca in cui il film è ambientato. La fotografia è dell’esperto Don Burgess.
Seguito di L’evocazione – The Conjuring (2013), horror di successo ispirato, come questo sequel, a fatti realmente accaduti e con protagonista una delle coppie di esperti di paranormale più celebre del ventesimo secolo. James Wan, già autore del precedente capitolo e di altri famosi film di genere come Saw – L’enigmista (2004), conferma di avere buona mano e, tra una serie di long take e di virtuosismi tecnici di grande abilità, riesce con la sua regia a inquietare e dosare bene i tempi di montaggio. I tanti cliché narrativi non intaccano la prima metà, mentre a lungo andare sono troppi i momenti telefonati e le scelte sopra le righe: eccessiva, inoltre, la durata e paradossalmente frettoloso il momento in cui Lorraine Warren riesce a sconfiggere il demone di turno. Il risultato complessivo ricorda troppo da vicino molti altri titoli dello stesso genere, anche se il tocco di Wan (si veda anche il gioco della sfocatura durante l’interrogatorio di Ed Warren allo spirito che possiede, con il primo che volta le spalle alla seconda) è riconoscibile e molti passaggi si rifanno allo stile degli horror realizzati all’epoca in cui il film è ambientato. La fotografia è dell’esperto Don Burgess.
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