Cruising
Cruising
1980
Paesi
Usa, Rft
Generi
Noir, Thriller
Durata
102 min.
Formato
Colore
Regista
William Friedkin
Attori
Al Pacino
Paul Sorvino
Karen Allen
Richard Cox
Don Scardino
Jay Acovone
Gene Davis
Joe Spinell

New York. Il poliziotto Steve Burns (Al Pacino) riceve dal suo superiore Edelson (Paul Sorvino) l'incarico di infiltrarsi nella comunità gay per individuare un misterioso assassino che fa strage di omosessuali. La scoperta di un mondo sconosciuto provocherà ripercussioni impreviste nel carattere dell'uomo, facendo emergere lati nascosti e mettendo in crisi il rapporto con la fidanzata Nancy (Karen Allen).

Ritratto malsano e disturbante di un microcosmo dominato dalla violenza. William Friedkin adatta l'omonimo romanzo di Gerard Walker e ne fa qualcosa di completamente suo, spingendo il pedale del realismo (le immagini sono frutto di accurati sopralluoghi nei gay bar dei sobborghi newyorkesi) e adottando uno stile secco e asciutto, fatta eccezione per alcune sequenze quasi psichedeliche (il ballo di Burns sotto l'effetto di droghe; l'omicidio nel cinema porno) che diventano metafora di una trasformazione tanto inaspettata quanto inevitabile. Centro assoluto del film diventa un protagonista spaesato e annichilito di fronte alle contraddizioni della propria personalità, simbolo di una brutalità che si propaga virulenta e del dualismo proprio di ogni uomo. L'intreccio giallo passa in secondo piano: a Friedkin non interessa rivelare chi sia veramente l'assassino, bensì fornire la rappresentazione veritiera di un ambiente drammaticamente concreto nelle sue ambiguità. Ed elevarlo, coraggiosamente e senza (pre)giudizi, a simbolo della stessa natura umana. La morbosità, la perversione e il voyeurismo sono connaturati nell'uomo al di là dell'orientamento sessuale. Un film controverso e inquietante: non certo per tutti i gusti. Interpretazioni da manuale e ottima fotografia monocromatica di James A. Contner. Furiose manifestazioni di protesta durante le riprese (che crearono non pochi problemi alla troupe) e assurda stroncatura unanime all'uscita, con coronamento di tre nomination ai Razzie Awards (peggior film, regista, sceneggiatura).

Maximal Interjector
Browser non supportato.