L'esca
L'appât
1995
Paese
Francia
Generi
Drammatico, Thriller
Durata
115 min.
Formato
Colore
Regista
Bertrand Tavernier
Attori
Marie Gillain
Olivier Sitruk
Bruno Putzulu
Richard Berry
Philippe Duclos
Marie Ravel
Clotilde Courau
Jean-Louis Richard
Eric (Olivier Sitruk), Nathalie (Marie Gillain) e Bruno (Bruno Putzulu) sono decisi ad aprire un'attività commerciale in America. Per procurarsi rapidamente il denaro da investire, i tre ragazzi decidono di rapinare alcuni ricchi conoscenti cui Nathalie saltuariamente si concede: la ragazza fungerà così da esca. Gli improvvisati delinquenti si ritrovano ben presto a fare i conti con furti andati a male che portano a due omicidi.
Ispirandosi a un fatto di cronaca realmente avvenuto e all'omonimo romanzo di Morgan Sportès, Bertrand Tavernier filma la banalità e l'efferatezza del male il cui orrore ci viene solo suggerito ma non per questo si rivela meno disturbante e sconvolgente. I delitti di cui si macchiano i protagonisti non ci vengono mostrati in quanto sono, tutto sommato, secondari rispetto al discorso che il cineasta francese cerca di costruire. Attraverso uno stile rigoroso e velatamente documentarista, Tavernier ci racconta un'umanità smarrita e feroce, inadeguata alle difficoltà di tutti i giorni e proprio per questo frustrata, violenta e disposta a tutto pur di ritagliarsi il proprio spazio nel mondo, benché priva di un'identità, rintronata dalla televisione e da una cultura superficiale (il citazionismo cinematografico spesso fine a se stesso), volgare e abbruttita, smaniosa di trovare soluzioni facili a situazioni complesse. L'omicidio, quindi, è solo il risultato più evidente di un processo di disgregazione morale più profondo e drammatico. Se il film, poi, è bello ma meno potente e efficace rispetto alle sue potenzialità, lo si deve a una certa ripetitività e a una tendenza all'eccessiva sottolineatura degli impliciti sottotesti. Francamente insensato il divieto ai minori di 18 anni con cui il film è uscito nelle sale italiane. Orso d'oro per il miglior film al Festival di Berlino 1995.
Iscriviti
o
Accedi
per commentare