Follemente
2025
Paese
Italia
Genere
Commedia
Durata
122 min.
Formato
Colore
Regista
Paolo Genovese
Attori
Edoardo Leo
Pilar Fogliati
Emanuela Fanelli
Maria Chiara Giannetta
Claudia Pandolfi
Rocco Papaleo
Claudio Santamaria
Vittoria Puccini
Marco Giallini
Lara (Pilar Fogliati) e Piero (Edoardo Leo) si incontrano per un primo appuntamento: lei è appena uscita da una relazione turbolenta, lui è un padre divorziato. I due, dopo essersi conosciuti in un bar, si ritrovano a casa di lei per una cena, un po' imbarazzati, pieni di aspettative e al tempo stesso timorosi di deludere e restare delusi. Ognuno di loro è guidato dalle proprie personalità…
Nove anni dopo il successo ottenuto con Perfetti sconosciuti, Paolo Genovese firma una commedia caratterizzata da un fil rouge con l’opera precedente. In Follemente si ritrova infatti la dedizione del regista italiano nel voler conoscere, scavare e sviscerare le sfaccettature emotive umane, puntando anche sulle fragilità dei personaggi: si parte così dalle insicurezze fisiche ed estetiche per arrivare alle complessità psicologiche personali che entrambi possiedono. In questa sorta di Inside Out all’italiana, le emozioni interne alla mente dei due protagonisti prendono il sopravvento, regalando anche alcune gag ben assestate in un disegno d’insieme, però, decisamente altalenante e vittima di qualche calo di ritmo di troppo. Soprattutto nella prima parte, il film ha il fiato corto, incapace di appassionare come dovrebbe, ma fortunatamente il coinvolgimento riesce a crescere con il passare dei minuti, arrivando a offrire allo spettatore un intrattenimento efficace e alcune sequenze di buona forza drammaturgica e dal ritmo ben più incalzante. Questo scarso equilibrio tra le parti si ritrova anche nei dialoghi: mentre quando chiacchierano i due personaggi principali, la sceneggiatura risulta scarna e poco intrigante, decisamente più incisivi sono i dibattiti tra le “emozioni” dietro le quinte.
Nove anni dopo il successo ottenuto con Perfetti sconosciuti, Paolo Genovese firma una commedia caratterizzata da un fil rouge con l’opera precedente. In Follemente si ritrova infatti la dedizione del regista italiano nel voler conoscere, scavare e sviscerare le sfaccettature emotive umane, puntando anche sulle fragilità dei personaggi: si parte così dalle insicurezze fisiche ed estetiche per arrivare alle complessità psicologiche personali che entrambi possiedono. In questa sorta di Inside Out all’italiana, le emozioni interne alla mente dei due protagonisti prendono il sopravvento, regalando anche alcune gag ben assestate in un disegno d’insieme, però, decisamente altalenante e vittima di qualche calo di ritmo di troppo. Soprattutto nella prima parte, il film ha il fiato corto, incapace di appassionare come dovrebbe, ma fortunatamente il coinvolgimento riesce a crescere con il passare dei minuti, arrivando a offrire allo spettatore un intrattenimento efficace e alcune sequenze di buona forza drammaturgica e dal ritmo ben più incalzante. Questo scarso equilibrio tra le parti si ritrova anche nei dialoghi: mentre quando chiacchierano i due personaggi principali, la sceneggiatura risulta scarna e poco intrigante, decisamente più incisivi sono i dibattiti tra le “emozioni” dietro le quinte.
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