High Flying Bird
High Flying Bird
2019
Paese
Usa
Generi
Drammatico, Sportivo
Durata
90 min.
Formato
Colore
Regista
Steven Soderbergh
Attori
André Holland
Melvin Gregg
Eddie Tavares
Farah Bala
Zachary Quinto
Kyle MacLachlan
Mentre la stagione NBA è a rischio a causa del lockout, un agente sportivo (André Holland) intravede una controversa opportunità per fare affari, utilizzando un giovane giocatore pronto a lanciarsi nel mondo del basket professionistico americano.
Dopo un primo esperimento fatto con Unsane (2018), Steven Soderbergh dirige un altro lungometraggio girato interamente con un iPhone, cercando di sfruttarne le potenzialità e provando ancora una volta a sperimentare. Se nel film precedente, anche per il fatto che si trattava di un thriller, le tonalità erano piuttosto cupe, in questo caso la fotografia è molto diversa ed è proprio nel gioco dei colori e della luce che High Flying Bird ha il suo principale motivo d’interesse. Anche la serratissima sceneggiatura, scritta da Tarell Alvin McCraney (autore del soggetto di Moonlight di Barry Jenkins), è un punto a favore di un film in cui i dialoghi sono onnipresenti e le parole hanno un grande peso non solo in ambito sportivo, ma anche in quello politico e sociologico. Non a caso la narrazione ogni tanto si interrompe, per farci sentire le interviste a tre veri campioni della Nba come Reggie Jackson, Donovan Mitchell e Karl-Anthony Towns. Il linguaggio tecnico può essere in parte rifiutato e il film coinvolge solo a tratti, ma è un’operazione comunque particolarmente curiosa e intelligente, in cui l’uso dell’iPhone non è un semplice esercizio di stile: la portata del digitale e la forza dei video postati sui social network sono infatti il principale motore drammaturgico di un prodotto coerente per forma e contenuto. Pregio non da poco per un film costruito in questo modo, anche perché (in maniera altrettanto coerente) è stato distribuito direttamente su Netflix senza passare dalla sala. Il titolo High Flying Bird prende spunto da una canzone di Billy Edd Wheeler: nel corso del film la ascoltiamo nella versione cantata (e ritoccata) da Richie Havens.
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