Massimo (Renzo Montagnani), mantenuto dalla ricca e odiosa moglie Violante (Marisa Mell), vuole approfittare delle vacanze estive per portare al mare l'amante Laura (Cinzia De Ponti). Convince quindi la ragazza a travestirsi da suora e a dare ripetizioni alla figlia Sonia (Sabrina Siani); la situazione verrà però complicata da due maldestri rapitori (Alvaro Vitali e Gianni Ciardo).

Farsa insulsa e prevedibile, basata sull'ormai usurato canovaccio di equivoci e situazioni paradossali, che nemmeno la presenza di Renzo Montagnani riesce a vivacizzare. L'erotismo latita (solo qualche fuggevole seno nudo) e le presenze femminili sono decisamente poco incisive: qualche brivido solo grazie a Marisa Mell, moglie dittatoriale e perversa che regala sprazzi di morbosità con i suoi insoliti appetiti sessuali. Maldestri, per non dire fastidiosi, gli interventi di Alvaro Vitali e di Gianni Ciardo, che tentano invano una comicità fisica ma risultano solo volgari. Prima apparizione sul grande schermo per Andrea Brambilla, meglio conosciuto come Zuzzurro, nei panni dell'autista Arcibaldo. Soggetto e sceneggiatura di Gino Capone, musiche di Ubaldo Continiello.