Lola
Lola
2009
Paese
Filippine
Genere
Drammatico
Durata
109 min.
Formato
Colore
Regista
Brillante Mendoza
Attori
Anita Linda
Rustica Carpio
Tanya Gomez
Jhong Hilario
Ketchup Eusebio
Benjie Filomeno
A Manila si incrociano le vite di due “nonne”, coinvolte nel medesimo tragico evento: mentre Sepa (Anita Linda) tenta di organizzare il funerale del nipote Arnold, morto per accoltellamento sotto il ponte di una via del centro, Puring (Rustica Carpio) cerca di salvare il figlio del fratello Mateo (Ketchup Eusebio), principale indiziato dell'omicidio. Il maggior problema, per entrambe le anziane donne, è legato alla mancanza di denaro: da un lato per imbastire una degna sepoltura, dall'altro per consentire la scarcerazione del presunto assassino. L'unica via percorribile sembra un accordo fra le parti. Ancora una volta il regista Brillante Mendoza elimina preamboli e premesse e ci scaraventa in medias res, al cospetto di un'umanità fatiscente e alla deriva, a cui sembra negata la possibilità di una qualsivoglia salvezza. In aperta contrapposizione con i virtuosismi di Kinatay – Massacro (girato sempre nel 2009 e premio per la Miglior Regia al 62° Festival di Cannes), Lola – in lingua pinoy letteralmente “nonna” – insegue un'idea di cinema documentaristica, quasi neorealista. La cinepresa insegue le (dis)umane vicende delle due protagoniste, filma particolari in apparenza ininfluenti (le ripetute sequenze dedicate alla pioggia, la ricerca di soldi nella borsa, l'inseguimento delle anatre nel prato) e ci offre uno sguardo inedito sul degrado della società filippina, come sempre partendo dal particolare e aprendo all'universale. L'esibita amatorialità può apparire pretestuosa e un po' autocompiaciuta, ma, così come la presa diretta del frastuono metropolitano, è soprattutto un espediente per “stordire” lo spettatore e favorire, in qualche modo, il “rigetto consapevole” costantemente perseguito dalla messinscena mendoziana. Film sorpresa della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia del 2009 e vincitore del 6° Dubai International Film Festival (2009). Opera dedicata alla memoria dell'attore Benjie Filomeno, morto poco dopo la fine delle riprese.
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