Reduce da una relazione impegnativa e stressato da orde di donne che lo vogliono conquistare, Michel (Christopher Lambert) si lega morbosamente a un portachiavi dal volto di donna, che risponde “I love you” a ogni fischio. L'apparente e anomalo equilibrio sarà però ben presto interrotto. Marco Ferreri, anche sceneggiatore con Enrico Oldoini e Didier Kaminka, torna a tratteggiare la decadenza della società contemporanea, ormai legata sempre più consumisticamente a oggetti-feticcio (la tv perennemente accesa, simbolo di desolante dipendenza) e privata di un reale afflato emozionale. Un'alienazione incarnata dal protagonista che, in cerca della donna ideale, finisce per innamorarsi, emblematicamente, di un oggetto («Ti farebbe comodo una ragazza così, vero? Una ragazza docile, pronta, sempre là. E quando ne hai voglia, le fischi»): spunto interessante, ed ennesima conferma dell'inettitudine maschile nel cinema ferreriano, ma le eccessive dilatazioni e la stilizzazione narrativa rendono l'opera incoerente nei contenuti e agonizzante nella forma. Con l'aggravante dell'interpretazione di Christopher Lambert, il quale, bocca semiaperta e sguardo inebetito, attraversa il film come un inconsistente fantasma. Jean Reno è il dentista; Eddy Mitchell, nel ruolo di Yves, è doppiato da Paolo Bonacelli.