Circa un secolo di vita di due famiglie della Louisiana, i Girard e i Warburton, uniti da un matrimonio nel 1825 e dall'attività professionale nel mercato del cotone. I discendenti, a causa di business differenti in diversi paesi europei, si ritroveranno a confrontarsi sul campo durante la Prima guerra mondiale. La carne al fuoco è troppa (si parla anche della crisi di Wall Street del 1929) e la tematica ormai stantia: Il mondo va avanti ricorda tante pellicole del muto e appare datata e fuori tempo massimo per il 1934. Basti pensare alle famiglie prima amiche e poi divise da un conflitto di Nascita di una nazione (1915) di David Wark Griffith, o a quelle de I quattro cavalieri dell'Apocalisse (1921) di Rex Ingram. Ford lo realizzò su commissione e non lo amò affatto: troppo pochi i 104 minuti di durata per approfondire le vicende, con il risultato di un lungometraggio raffazzonato e costruito con poca cura. Persino il cast ne risente, e nessuna interpretazione è intensa al punto giusto.