L'ambiziosa Christine (Rachel McAdams) ruba un'idea vincente alla sua collaboratrice Isabel (Noomi Rapace), che si vendica rubandole l'uomo. Sarà l'inizio di un vortice di inganni e violenze. Sciatto e insulso remake di Crime d'amour (2010) di Alain Corneau, uno stucchevole esercizio di stile che nasce come l'ennesimo omaggio di Brian De Palma non solo ai grandi thriller del passato, ma anche alle sue stesse pellicole precedenti di analoga ascendenza. Peccato che si perda tra i contorti meandri di questo meccanismo (auto)celebrativo, finendo schiacciato da soffocanti pretese e formalismi imbarazzanti. Incapace di gestire con sicurezza la storia di manipolazioni e intrighi tra due donne empiricamente diverse tra loro, il film finisce spesso per scadere nel ridicolo involontario e non riesce mai a coinvolgere come vorrebbe. Talmente anacronistico da risultare all'avanguardia, almeno per la sparuta manciata di estimatori. Non aiuta la scelta di una protagonista monocorde e imbambolata come Noomi Rapace mentre la dignitosa Rachel McAdams avrebbe meritato un personaggio migliore.