A Nick Pulovski (Clint Eastwood), anziano poliziotto dai metodi spicci, viene affiancata la giovane recluta David Ackerman (Charlie Sheen). Nonostante l'iniziale incomprensione, i due sgomineranno la banda di ladri d'auto comandata dal pericoloso Strom (Raul Julia).

Dopo le prove autoriali e ambiziose di Bird (1988) e Cacciatore bianco cuore nero (1990), il cinema di Clint Eastwood torna a rimestare nei generi, segnando una breve involuzione nella sua carriera. Siamo di fronte a un poliziesco perfettamente calato nello stile anni '90, che si pone sulla scia di saghe come Die Hard, Arma letale o 48 ore e ne ripropone stilemi e topoi: dalla coppia di poliziotti litigiosi in stile buddy movie alle figure bidimensionali del villain e della dark lady sexy e crudele (Sonia Braga). Eastwood gioca sulla fin troppo abusata contrapposizione tra il veterano tutto d'un pezzo (un'altra variazione del cowboy solitario cui il regista californiano ci ha da sempre abituati) e lo sbarbatello alla sua prima missione, per giunta alle prese con un trauma infantile. Il film è così una sequela convenzionale di inseguimenti, sparatorie, scazzottate ed esplosioni, percorso da una vena ironica che però non basta a sollevarne lo stile stanco. Uno dei primi ruoli sul grande schermo per Lara Flynn Boyle, impegnata nello stesso periodo sul set della serie Twin Peaks (1990-91).