Ragazza affascinante (Claude-France Aïssé) riceve delle rose da un anonimo misterioso, scatenando la gelosia del suo fidanzato. Quest'ultimo pensa che la donna la tradisca e che non l'abbia mai amato veramente. Conta poco la trama in questo folgorante esordio di Marcel L'Herbier, uno dei principali autori del movimento impressionista francese che stava nascendo sul finire degli anni Dieci del Novecento. Quello che interessa al neoregista sono i sentimenti, le speranze, i ricordi, mostrati sullo schermo senza soluzione di continuità: il quadro si divide, tramite mascherini e altri effetti ottici, per rendere al meglio la frammentazione della mente umana e il flusso di pensieri che l'attraversano. Grazie all'utilizzo di un montaggio curato e innovativo, si sviluppa anche una potente allegoria sulla guerra, troppo complessa per il pubblico dell'epoca che non amò il film. Per L'Herbier (così come per il cinema d'avanguardia) era solo l'inizio di una carriera fondamentale per lo sviluppo estetico della settima arte.