L'argent
L'argent
1928
Paese
Francia
Genere
Drammatico
Durata
195 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Marcel L'Herbier
Attori
Pierre Alcover
Alfred Abel
Brigitte Helm
Marie Glory
Henry Victor
Antonin Artaud
Yvette Guilbert
Pierre Juvenet
Provato da gravi difficoltà economiche e dalla rivalità con il banchiere Gundermann (Alfred Abel), Nicolas Saccard (Pierre Alcover) sfrutta l'impresa dell'aviatore Jacques Hamelin (Henry Victor), che vuole trasvolare dalla Francia alla Guyana, per ottenere credibilità nell'alta finanza. Tenterà di sedurne la moglie (Marie Glory), ma la baronessa Sandorf (Brigitte Helm) è in agguato.
«Una sola idea mi ossessionava: fare ad ogni costo, paradossalmente anche a costi elevati, un film che fosse una requisitoria feroce contro il denaro». Marcel L'Herbier adatta, con la collaborazione di Arthur Bernède alla sceneggiatura, l'omonimo romanzo di Émile Zola, scagliandosi contro l'«oltraggiosa e rovinosa speculazione» che crea terreno fertile per le contraddizioni del sistema economico e la smaniosa e imperante avidità del genere umano («Ami il denaro più di me?», «Amo il denaro per te»). A emergere prepotente, più della stessa (sentita, ma un po' abusata) materia di base, è la mirabile sapienza tecnica: L'Herbier si scatena in un delirio visivo di onnipotenza che produce frutti mirabili, azzardando continue e compulsive carrellate laterali della folla brulicante, sovrimpressioni che segnano gli arditi stacchi di montaggio (e che veicolano le psicologie dei personaggi) e un sorprendente dinamismo visivo con quadri articolati in profondità di campo. La struttura è tralasciata in favore di un grandioso impatto spettacolare: da antologia la macchina da presa (morbida e sinuosa nelle sue oscillazioni) che inquadra dall'alto la Borsa di Parigi o l'abitazione di Saccard, volteggiando in ampi movimenti circolari. Magniloquenti le scenografie di André Barsacq e Lazare Meerson (che rimandano all'espressionismo tedesco, soprattutto nella rappresentazione del palazzo Sandorf). Le psicologie, assai definite, cesellano caratterizzazioni che colpiscono nel segno: disturbante il personaggio interpretato da Alcover (che ricorda, per compulsioni e feticismi, la linea strohemiana), affascinante Brigitte Helm nei panni della vendicativa baronessa Sandorf. Antonin Artaud è Mazaud.
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