Luo Yusheng (Sun Honglei), brillante uomo d'affari, torna al suo villaggio natale in occasione della morte del padre. Sarà l'occasione per ripercorrere, insieme a sua madre (Zhao Yulian), la tormentata storia d'amore tra i suoi genitori. Nello stesso anno di Non uno di meno (Leone d'oro a Venezia), Zhang Yimou dà vita a un'altra pellicola di ottimo spessore, in cui si denuncia nuovamente l'arretratezza culturale della Cina rurale. Per la prima volta in carriera, il regista alterna colore (il passato) e bianco e nero (il presente) puntando su un lungo flashback che gioca su due piani diversi: la situazione sociale ai tempi della Rivoluzione culturale, e il sentimento nascente tra due ragazzi innamorati, decisi a stare insieme nonostante le continue difficoltà. Romantico e struggente, il film colpisce per la sua forza evocativa e per la lucidità con cui traspone sullo schermo l'importanza delle tradizioni locali: la madre insiste perché la bara del marito sia trasportata a spalla dal luogo in cui è morto a quello della sepoltura, cosicché possa riconoscere la strada di casa. Nella parte della donna da giovane, colpisce la performance dell'esordiente Zhang Ziyi che, con la sua corsa commovente nella speranza di raggiungere l'amato per portargli dei ravioli al vapore, diventa in pochi minuti la nuova musa di Zhang Yimou e la musa del nuovo cinema cinese che verrà. Emozionante colonna sonora di San Bao, abituale collaboratore del regista. Vincitore di un Orso d'argento al Festival di Berlino e del premio del pubblico al Sundance Film Festival. Tratto da un romanzo di Shi Bao, autore anche della sceneggiatura.