Tiresia
Tiresia
2003
Paesi
Francia, Canada
Genere
Drammatico
Durata
115 min.
Formato
Colore
Regista
Bertrand Bonello
Attori
Laurent Lucas
Clara Choveaux
Thiago Telès
Célia Catalifo
Lou Castel
Tiresia (Clara Choveaux), transessuale brasiliano che si prostituisce nei sobborghi parigini, vive con disprezzo la propria condizione. In seguito a una cura ormonale, la sua bellezza femminile è destinata a svanire per assumere tratti virili. Il fratello Terranova (Laurent Lucas), con cui ha un rapporto malato, la tiene in una condizione di isolamento forzato, affascinato dalla sua presenza. In un raptus di follia, l'uomo acceca la sorella e la abbandona in un campo di periferia. Soccorsa dalla giovane Anna (Célia Catalifo), Tiresia (Thiago Telès), ormai diventata uomo, diventa una sorta di oracolo all'interno di una piccola comunità rurale e incontra padre François (Laurent Lucas). Al suo terzo lungometraggio, Bertrand Bonello esplora il territorio della tragedia, calando nella contemporaneità il mito greco di Tiresia, antico indovino che ha provato tutti i piaceri essendo stato sia uomo che donna. In un impasto à la page di riferimenti religiosi, derive filosofiche e intellettualismo radical-chic, il regista francese realizza una parabola esistenziale sconnessa e ripiegata su se stessa che ribalta l'assunto mitologico, in cui l'accumulo di suggestioni non trova mai adeguato compimento. Diviso nettamente in due parti, che trovano un posticcio punto di contatto nell'epilogo, il film indaga l'infelicità radicata nell'essere umano, imprigionato in una disperata esistenza (e in un corpo) fonte di sofferenza e dolore. Narcisista (il prologo ad effetto sulle note del II Movimento della Sinfonia n° 7 di Beethoven), nebuloso e poco armonizzato nel vacuo tentativo di proporsi come un'opera dall'alto profilo artistico. In ogni caso, è discreto nel disegno dei personaggi e nel rifiuto di morbosità e provocazioni gratuite. Presentato in concorso al Festival di Cannes.
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