Violenza senza causa
Gendai sei hanzai zekkyō hen: riyū naki bōkō
1969
Paese
Giappone
Generi
Drammatico, Erotico
Durata
71 min.
Formati
Colore, Bianco e Nero
Regista
Koji Wakamatsu
Attori
Muraoka Hiroshi
Toshimasa Sakaguchi
Kazuya Jō
Ei Tōjō
Yuko Ejima
Completamente estranei al fermento politico che li circonda, tre ragazzi (Muraoka Hiroshi, Toshimasa Sakaguchi, Kazuya Jō) annoiati e insoddisfatti della propria condizione sociale, si abbandonano a violenti stupri e ripetuti atti di voyeurismo. Moriranno violentemente tutti e tre, senza lasciare traccia alcuna. Scritta in collaborazione con i tre giovani ragazzi protagonisti, Violenza senza causa è una delle pellicole di Wakamatsu in cui si manifesta con più evidenza l'influenza del fūkei-ron, la cosiddetta “teoria del paesaggio” elaborata dal regista Masao Adachi (insieme al critico Masao Matsuda e allo sceneggiatore Mamoru Sasaki) alla fine degli anni Sessanta e alla base di film quali A.K.A. Serial Killer (1969) dello stesso Adachi e Storia segreta del dopoguerra: dopo la guerra di Tokyo (1970) di Nagisa Ōshima. Fedele all'idea che il paesaggio, in quanto specchio opprimente del potere dominante, determini la psicologia e le azioni di chi lo percorre, Wakamatsu non cerca mai la condanna dei suoi protagonisti ma, anzi, li osserva con sguardo comprensivo e compassionevole, carnefici ottusi e annoiati ma ancor prima vittime di una insostenibile disparità sociale (che sia reale o solamente percepita non fa differenza) che li conduce a un martirio gratuito e insensato. Dolente e rassegnato nei toni, il soggetto avrebbe meritato maggior sviluppo ma, dopo un incipit promettente, la sceneggiatura gira troppo a lungo a vuoto prima di incanalarsi in un finale che, nonostante sia potenzialmente incisivo, risulta frettolosamente appiccicato. Il titolo internazionale fa il verso al titolo originale del capolavoro generazionale di Nicholas Ray Rebel Without a Cause (1955), in Italia Gioventù bruciata.
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