L'amore è più freddo della morte
Liebe ist kälter als der Tod
1969
Paese
Rft
Genere
Gangster
Durata
88 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Rainer Werner Fassbinder
Attori
Hanna Schygulla
Rainer Werner Fassbinder
Ingrid Caven
Uli Lommel

Franz (Rainer Werner Fassbinder) è un magnaccia legato sentimentalmente a Joanna (Hanna Schygulla): l'uomo, però, rimane affascinato da Bruno (Ulli Lommel), un gangster che lo tallona per conto del sindacato a cui ha rifiutato di aderire. Joanna, approfittando del proposito di una rapina in banca che Franz intende compiere con Bruno, saprà ordire la sua vendetta.

L'esordio alla regia del cineasta bavarese Rainer Werner Fassbinder è un gangster-movie diretto in maniera già molto personale, tra lo strampalato e lo straniante. Il regista, che ha dedicato il film ad autori chiave della sua formazione quali Claude Chabrol, Eric Rohmer e Jean-Marie Straub, costruisce un piccolo affresco criminale diretto in modo algido ed intellettuale, con riprese frontali fisse e dilatate, e una sensibilità da Nouvelle Vague che gli consente di far sposare il noir all'omosessualità, attraverso il collante della crudeltà tipica di ogni parabola grottesca che si rispetti. L'operazione è indubbiamente acerba e può sembrare vittima di un maledettismo manierista, oltre che un esercizio di stile fine a se stesso, ma è invece abbastanza sorprendente e spiazzante, non solo per lo spessore formale, ma anche per il discorso politico che Fassbinder comincia ad applicare ai corpi dei suoi antieroi, impossibile da decodificare secondo schemi che non siano dipendenti dal marxismo e all'insegna del connubio inscindibile tra sessualità e rivoluzione.

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