Il temibile sergente Nathan West (Samuel L. Jackson) e il suo squadrone scompaiono durante un'esercitazione. L'ex militare diventato agente della narcotici Tom Hardy (John Travolta) viene incaricato di collaborare alla ricerca insieme al capitano Julia Osborne (Connie Nielsen). I due, pur tra parecchi contrasti, giungeranno al disvelamento di un complotto.

Thriller di stampo militare basato su una sceneggiatura di James Vanderbilt, che vive soprattutto grazie alla regia di un John McTiernan finalmente tornato a un regime più solido dopo alcuni prodotti decisamente dimenticabili. Grazie a un ritmo serrato, il film è capace di distrarre lo spettatore dagli eccessivi colpi di scena, riservati da uno script che in più di un'occasione mette a dura prova la sospensione dell'incredulità dei suoi spettatori. A tratti godibile, ma comunque superfluo e minato da un finale risibile. La coppia composta da John Travolta e Connie Nielsen funziona, con menzione d'onore per quest'ultima: dotato di una struttura forte, il personaggio del capitano Julia Osborne possiede tutte le sfaccettature necessarie a non farlo cadere mai nello stereotipo. Col pilota automatico invece Samuel L. Jackson, che ritrova il collega Travolta a quasi dieci anni da Pulp Fiction (1994) di Quentin Tarantino.